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BUON NATALE 2013 - Il presepe Vivente di Fiumalbo BUON NATALE 2012
La prossima edizione del
Presepe Vivente di Fiumalbo
avrà luogo il 27/12/2013 e il 03/01/2014
Sono in vendita le copie del DVD della
precedente edizione: per informazioni:
tel.: 3381883325
vanniponziani@sportcultura.tv
Il Presepe vivente di Fiumalbo.
Secondo la tradizione, la prima rappresentazione plastica della nascita di Gesù Cristo, chiamata comunemente presepe (dal latino praesepe, greppia, mangiatoia), fu allestita da San Francesco d’Assisi in una grotta a Greccio in provincia di Rieti.
Anche la storia della rappresentazione del Presepe vivente di Fiumalbo comincia con una grotta. Era il 1958 quando un gruppo di fiumalbini raccolse l’idea, lanciata da un noto fotografo del paese, Mario Serafini detto Becca, di dare luogo ad una rievocazione della Natività in una grotta situata a Monterasino, la piccola altura dalla quale una statua di Maria sovrasta l’abitato di Fiumalbo. La proposta riscosse notevole successo fra gli abitanti del paese ed in particolare fra la gente della campagna e delle confraternite in primis, grazie all’impegno delle quali si riuscì, e si riesce tuttora, a dare luogo alla rievocazione. Ad assistere al “primo” Presepe vivente vi erano, fra gli altri, il campione mondiale ed olimpico di sci Zeno Colò ed una troupe della RAI, che documentò con un lungo servizio (il primo della televisione su Fiumalbo!) lo svolgersi della rappresentazione. In seguito si decise di spostare la manifestazione in paese per sfruttare, ed allo stesso tempo esaltare, quella singolarità che solo il Centro storico del nostro paese esprime. Poiché la rappresentazione, col passare degli anni, riscuoteva sempre più successo, soprattutto fra i turisti, si ebbe l’intuizione di rievocare gli antichi mestieri di Fiumalbo (il primo presepe vedeva infatti i figuranti vestiti da giordani!). Dall’inverno 1983/84, nei diversi angoli del Centro storico si possono infatti vedere all’opera “lavoratori d’altri tempi”: canuti scalpellini o giovani pastori, sapienti ricamatrici o abili fabbri. Si aggiunse quindi al più tradizionale corteo dei Magi una processione di mestieranti, quasi a voler serbare il ricordo di un passato che sempre meno gente rammenta.....
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