VIDEO | SCI Tra flashmob e risposte concrete da Governo e Regioni

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“LA MONTAGNA MERITA RISPETTO NON SPERANZA” è lo slogan che ha invaso i social dopo poche ore dall’improvvisa pubblicazione dell’ordinanza, firmata il 14 febbraio dal Ministro della Salute Roberto Speranza, che ha imposto la chiusura degli impianti sciistici di tutta Italia fino al 5 marzo sentenziando il quinto rinvio della stagione che è ormai prossima al termine;
sabato 20 febbario 2021 è stato il motto dei flashmob, un decina dei quali organizzati da Fratelli d’Italia, partecipati dagli operatori economici del settore e non nelle molte stazioni sciistiche italiane ospiti della manifestazione dove chi è intervenuto ha reso pubblico, per l’ennesima volta, la grave situazione economica e sociale che anche la montagna, troppo volte chiamata in causa nel corso di questa pandemia, continua a vivere da quasi un anno di conseguenza alle restrizioni imposte a causa dell’emergenza sanitaria provocata dalla diffusione del virus Sars-CoV-2.
Questo è accaduto pure all’Abetone.

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Gli impianti di risalita rappresentano il volano dell’economia del turismo invernale e, nel tempo, hanno assunto un ruolo importante anche nella stagione estiva.

Gli italiani impiegati in questo campo sono centinaia di migliaia;
all’Abetone e sulla Montagna Pistoiese, un territorio vasto ma poco popolato, ben oltre 1000.

Gli impiantisti e gli impreditori del settore continuano a restare in attesa di risposte concrete dal Governo
in merito ai ristori e alla proroga delle verifiche tecniche programmate da fare agli impianti di risalita.

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